Puoi imparare a fare un ditalino perfetto dai porno? Mi spiace deluderti, ma no: il porno è divertente e può dare tanti spunti; non è una guida, almeno di solito. Ecco perché, quando cerchi di imitare quello che fanno nei film, finisce quasi sempre in disastro. Niente paura, però: sono qui per darti una mano (metaforicamente). In questa guida troverai consigli per fare un ditalino perfetto.
I consigli che seguono sono il sine qua non per un ditalino fatto come si deve, che sia su di te o su un’altra persona. Tutto quello che vedremo andando avanti si basa su questi consigli, quindi con leggili con attenzione. Tieni però a mente che non esistono trucchi 100% universali.
Le persone sono tutte diverse tra loro e possono apprezzare cose diverse. Ricordalo e, se necessario, adatta i trucchi che vedremo insieme.
Va bene, questo è un consiglio abbastanza universale e anche un pochino banale. Prima di fare un ditalino, taglia e lima le unghie. Le unghie lunghe non solo potrebbero graffiare le pareti vaginali, ma spesso nascondono sporco e batteri. Per la stessa ragione, lava sempre le mani prima di ogni ditalino.
Se hai dei taglietti sulle mani e stai facendo sesso con un partner occasionale o non testato, valuta se usare dei guanti. Per rendere la cosa un po’ più erotica, vesti i panni del dottore zozzo e trasforma il ditalino in una “visita molto approfondita”.
Alcune persone danno per scontato che una donna eccitata sia sempre bagnatissima. Non è sempre così: in certi periodi del mese, la lubrificazione è scarsa; inoltre, farmaci come la pillola provocano secchezza vaginale. Un buon lubrificante a base d’acqua risolve il problema.
Il lubrificante torna utile anche in condizioni ottimali. Puoi usarlo nelle prime fasi della masturbazione, quando l’eccitazione è ancora poca e la vagina si deve ancora lubrificare. Puoi usarlo anche per stimolare il clitoride e l’ano, che non si lubrificano da soli.
Nei porno, gli attori partono subito stimolando il clitoride o penetrando la vagina con le dita. Anche nella vita reale ci sono persone che gradiscono un approccio diretto. In generale, però, è sempre meglio iniziare stimolando aree meno sensibili della vulva: toccare il clitoride o penetrare “a freddo”, infatti, provoca quasi sempre dolore.
Ti consiglio di iniziare sempre stimolando le grandi labbra e il monte di Venere, magari aiutandoti con un goccio di lubrificante. Quando la situazione inizia a scaldarsi, passa alle aree più sensibili. Di solito, è meglio partire da una stimolazione lenta, ma ci sono persone che preferiscono una stimolazione un po’ più rude.
Salvo casi particolari, dovresti avere due mani a disposizione: perché non usarle entrambe? Usa mano per fare il ditalino e l’altra per stimolare il clitoride, oppure per fare un ditalino anale. In questo modo, aumenti il piacere e le possibilità di arrivare all’orgasmo.
Se fai fatica a coordinarti, aiutati con dei sex toy per stimolare le parti che più ti interessano. Ad esempio, reggi una magic wand o un vibratore anale durante il ditalino: otterrai tutti i pro della stimolazione multipla senza i contro.
Checché ne dica l’immaginario comune, il canale vaginale non è granché sensibile: il fulcro del piacere femminile si trova fuori ed è il clitoride. Il piacere della penetrazione – con le dita o con altro – deriva in gran parte dalla stimolazione dei primi 5 cm del canale vaginale, dove si nasconde il mitico “punto G”.
Nonostante il nome, il punto G non è un punto: è piuttosto un’area che si trova nell’area anteriore della vagina. Si riconosce perché è una zona sporgente e spugnosa, più sensibile del resto della parete. Secondo alcuni studiosi potrebbe essere un’estensione del clitoride, ma la verità è che abbiamo ben poche informazioni certe.
Puoi stimolare il punto G con una o due dita, a seconda delle preferenze. Cerca l’area giusta tracciando piccoli cerchi sulla parete anteriore, mentre fai un po’ di pressione con il polpastrello. Una volta trovata, aumenta la pressione e continua a tracciare cerchi in quell’area; di tanto in tanto, picchietta con due polpastrelli e fai avanti e indietro con le dita.
Per aumentare la pressione sul punto G, premi il palmo dell’altra mano sul monte di Venere. Qualche volta, questa stimolazione porta addirittura a squirtare.
Chiudo con una piccola nota. Il numero effettivo di dita da usare dipende soprattutto dalla tua mano: se hai una mano grande, basta un dito; se hai una mano piccolina, potresti usarne anche due o tre. Inoltre, se ti consiglio di provare anche con dita che di solito vengono usate poco, come il medio o il pollice. Le sorprese migliori si hanno sperimentando.
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