Il 2025 ha sancito l’introduzione del codice ATECO 96.99.92 – “servizi di incontro ed eventi simili” – che ha contribuito a lanciare in modo ufficiale una distinzione normativa storica: tra le attività di accompagnamento professionale, come quelle esercitate da escort, e quelle penalmente perseguite come sfruttamento o induzione. Una scelta condivisa da ISTAT e Agenzia delle Entrate e che di fatto include una nuova classificazione che comprende “attività connesse alla vita sociale… escort… e organizzazione di eventi di prostituzione”.
La novità normativa non significa liberalizzazione totale, ma piuttosto un primo blocco legislativo necessario per far emergere una realtà da anni presente nel sommerso fiscale
Con questo primo tassello di normalizzazione normativa, il lavoro sessuale in forma autonoma ha guadagnato visibilità. Le professioniste hanno iniziato a operare con partita IVA, accedendo alla sanità pubblica e versando contributi previdenziali. L’attività è però permessa esclusivamente in forma individuale, senza alcuna mediazione di terze parti, per evitare reati che rimangono rigorosamente sanzionati.
Parallelamente, la presenza online del settore si rafforza notevolmente. Nel 2025 domina ancora EscortAdvisor che si stima raccolga tra i 3 e 6 milioni di utenti unici al mese in Italia, confermandosi leader nel settore. Poco dietro EscortItalia e SexyGuidaItalia con numeri leggermente inferiori ma in costante crescita, mentre recentemente si è assistio all’emergere in questo panorama anche di Erobella, un sito di escort che grazie al design contemporaneo, all’interfaccia intuitiva e semplice da utilizzare e agli annunci che puntano tanto su estetica quanto su discrezione, sembra essere l’underdog su cui gli addetti del settore stanno puntando i riflettori. Internet ha senz’altro favorito anche l’emergere di siti di nicchia sempre più specializzati come ad esempio Mistress Advisor, un sito dedicato esclusivamente al mondo della dominazione.
Ad ogni modo il fenomeno escort è certamente in crescita nel web tricolore come dimostrano i numeri di Twinword Ideas che identifica volumi mensili rilevanti su parole chiave correlate alla query “escorts”, come ad esempio “escort Milano” ed “escort Roma” (tra le 10.000 e le 100.000 ricerche mensili), o come “escort indipendenti” ed “escort lusso” (tra le 1.000 e le 10.000 ricerche mensili).
EscortAdvisor resta il punto di riferimento per milioni di utenti in Italia: un vero e proprio marketplace con recensioni, foto di qualità e profili strutturati, che garantiscono maggiore trasparenza e controllo sulla clientela. Le piattaforme più datate, come EscortItalia e SexyGuidaItalia, conservano una vasta base d’utenza consolidata. Nel frattempo, i forum e gruppi social anonimi o semi-aperti offrono una dimensione informale dove si scambiano esperienze, suggerimenti e opinioni su tariffe e luoghi.
Questo ecosistema digitale, ha favorito una sorta di autoregolamentazione: le recensioni rappresentano non solo una funzione informativa, ma anche una forma di tutela indiretta, permettendo ai clienti di scegliere meglio chi incontrare ed anche a professioniste e professionisti del settore di capire meglio con chi si troveranno a confrontarsi.
La maggiore visibilità del settore si riflette anche nella sfera culturale. Reportage, interviste e video in cui sex worker raccontano in prima persona il proprio lavoro hanno iniziato a comparire su piattaforme come YouTube e TikTok. Non si tratta più solo di siti per adulti, ma di strumenti comunicativi attraverso cui si discutono tematiche come il benessere psicologico, la prevenzione sanitaria e le tutele lavorative. Questo cambiamento contribuisce a diminuire lo stigma, restituendo dignità al lavoro autonomo sessuale.
Nonostante il passo avanti normativo, molte criticità restano irrisolte. La legalità dell’attività è legata alla totale autonomia: chi si avvale di manager o intermediari rischia sanzioni penali per favoreggiamento. Inoltre, chi opera come lavoratore autonomo non ha ancora accesso a contratti collettivi, maternità retribuita o ferie. Esiste poi un rischio concreto di sfruttamento: l’attenzione alle attività illecite resta alta.
Il 2025 è percepito dagli operatori del settore come l’anno del “primo terreno legale”. Si parla già di sindacalizzazione futura per garantire tutele più solide. La partecipazione consapevole al sistema fiscale, insieme alla trasparenza delle piattaforme online – valorizzata anche da chi cerca informazioni su sicurezza e diritti – apre una strada verso una regolamentazione equilibrata.
In sintesi, il nuovo codice ATECO e l’affermazione dei portali di escort testimoniano una trasformazione in corso. Il lavoro sessuale autonomo sta facendo passi verso la visibilità, la tutela e la professionalizzazione. Non si tratta ancora di un riconoscimento pieno nel senso più esteso, ma le basi per un cambiamento culturale e normativo sono solide.