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Tra tutti i giochi BDSM, lo scat è forse quello in assoluto più di nicchia. Il termine indica infatti le pratiche con la cacca, da quelle più “leggere” (toccarla, giocarci, farsi fare un clistere) a quelle più pesanti (leccarla via dal culo del dom o addirittura mangiarla).
Immagino che qualcuno sarà inorridito anche solo leggendo queste parole. Mentre i giochi con la pipì sono relativamente comuni, quelli con la cacca continuano a generare disgusto in gran parte delle persone, praticanti di BDSM compresi.
Se non temi questo grande tabù o se sei semplicemente curioso, ecco come come funziona lo scat.
Come tutto ciò che riguarda il sesso, lo scat ha una miriade di declinazioni diverse e ne nascono di nuove ogni giorno. Ecco però una lista delle pratiche con la cacca più emblematiche, affinché tu possa farti un’idea di come funziona.
Un gioco con la cacca relativamente soft è usare il sottomesso come carta igienica umana. Il principio è lo stesso del rimming, con una differenza: manca tutta la parte di pulizia.
Il pregio di questo gioco è la facilità con cui puoi modularne l’intensità: se il sub è agli inizi, puoi limitarti a pulire il culo senza però fare il bidè, affinché si senta ancora l’odore della cacca; se invece è un po’ più esperto, puoi usare la sua lingua al posto della carta igienica.
I clisteri sono a cavallo tra il medical BDSM e lo scat: da una parte, si integrano bene nel gioco del dottore; dall’altra, il ruolo delle feci è palese.
Se il tuo interesse è più sulla cacca e meno sull’aspetto medico, procurati un enteroclisma e prepara una soluzione a base di acqua e sapone naturale. Soprattutto, prepara un posto da sporcare liberamente: la vasca da bagno è l’ideale, ma va bene anche una piscinetta gonfiabile.
Quando hai tutto quello che ti serve, inietta massimo 2 litri di soluzione nell’ano del sub. Non andare oltre i 2 litri, mi raccomando: rischi di provocare seri danni all’intestino dell’altra persona.
Il sapone ha un blando effetto irritante sulle mucose, stimolando l’espulsione dell’acqua e di tutto il resto. Sapendo questo, i dom più sadici ordinano al sub di trattenere fino al loro ordine. Inutile precisare che l’impresa si rivela ben presto impossibile e molto sporca.
Venire in bocca o in faccia è un grande classico dei porno, tanto da meritare una categoria a parte. La pratica ha un corrispettivo anche nello scat BDSM: il dom costringe il sottomesso ad annusare gli escrementi, dopodiché glieli sparge sul viso e sul resto del corpo.
La coprofagia è sicuramente la pratica BDSM con la cacca che fa più impressione. In commercio puoi trovare imbuti e sedute bucate pensate per trasformare il sub in un gabinetto umano. Grazie all’alimentazione, è facile anche cambiare consistenza, sapore e odore delle feci.
Lo scat non è per nulla sicuro, tienilo bene a mente. Giocare con la cacca, se non addirittura mangiarla, comporta un sacco di pericoli per la salute: hai il pieno diritto di farlo comunque, ma è importante che tu sappia cosa stai facendo.
Le feci servono per eliminare i rifiuti prodotti dal nostro corpo. Al loro interno ci sono non solo quel che rimane del cibo non digerito, ma anche cellule morte, parassiti, batteri dannosi, tossine, virus. Giocarci può provocare infezioni di vario genere e, nei casi peggiori, la trasmissione di malattie come le diverse epatiti.
La coprofagia è sicuramente il modo migliore per prendersi malattie assortite, ma non l’unico: basta che la cacca entri in contatto con mucose e con taglietti aperti, affinché i microrganismi dannosi abbiano via libera dentro il tuo corpo.
Quindi no, scordati che lo scat possa essere una pratica BDSM sicura e sempre priva di conseguenze. In compenso, se sei sub puoi prendere qualche precauzione per ridurre i rischi al minimo.
Tieni gli occhi aperti, il cervello acceso e divertiti!
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